”Gli chef pugliesi Pietro Zito, Antonio Di Nunno, Sebastiano Lombardi e Felice Sgarra uniti per una cena speciale a 8 mani.
Quattro cuochi, grandi artigiani, profondi interpreti, ma soprattutto quattro amici si riuniscono per la prima volta per realizzare una cena a otto mani, intitolata “Amici della buona cucina” al Ristorante Umami di Andria, i fornelli si accendono dell’estro di quattro tra i più acclamati chef pugliesi: Pietro Zito, lo “chef contadino”, patron dell’ “Osteria Antichi Sapori” di Montegrosso di Andria; Antonio Di Nunno, lo “chef del cibo divertente”, patron de “La Locanda di Nunno” di Canosa di Puglia; Sebastiano Lombardi, lo “chef stellato” del Ristorante Cielo del Relais La Sommità di Ostuni (Br) e Felice Sgarra, lo “chef artigiano”, patron del Ristorante Umami di Andria. Tutti maestri pluripremiati, accreditati autori di percorsi culinari ben riconoscibili, differenti l’uno dall’altro e che, nel tracciare i rispettivi sentieri di tipicità, s’intersecano e si abbracciano con l’entusiasmo di un team che lavora per preservare la genuinità della terra pugliese e per comunicarne l’essenza preziosa al mondo.
E se i nostri Amici Chef ci mettono le mani, i privilegiati ospiti ci metteranno tutti i sensi.
figer food a libera interpretazione dei crochi Entrée di ostrica su mela verde e rughetta, con granita di sedano (Felice Sgarra).
Antipasto di allievi marinati agli agrumi, con carciofi, ricotta di bufala allo zenzero e peperoni arrostiti (Sebastiano Lombardi).
Primo: mafaldina di grano duro con diplotaxis (senapelli), zucca gialla e colatura di baccalà (Pietro Zito).
Secondo: scaloppa di ombrina, in foglia di bietola nera, su purea di cicerchie (Antonio di Nunno).
Pre-dessert: carota di Polignano a mò di sorbetto (Antonio di Nunno).
Dessert: cassata scomposta con mousse di gianduja su torrone morbido al cioccolato 66%. E il racconto del gusto si arricchisce dei vini Tormaresca, cantina partner della serata.
All’Umami, il ristorante di Felice Sgarra che nel nome celebra il quinto gusto e accoglie nel calore soffuso delle volte a botte con tufo a vista, i quattro maestri-artisti condividono la loro espressione della cucina mediterranea. I quattro maestri-comunicatori si fanno interpreti della propria epoca, con quotidiana dedizione, inesauribile creatività e rispetto del patrimonio gastronomico pugliese, per dar vita a una cucina moderna che comunica le profonde radici nella terra di Puglia.